testo a cura di ELENA PREDA
Chiavenna si trova in una posizione geografica davvero fortunata e le qualità paesaggistiche del territorio, che offrono innumerevoli possibilità, attraggono visitatori nel corso di tutte le stagioni dell’anno. Eppure, la valle si è dimostrata essere anche punto di convergenza di attività artistiche e culturali.I tipici crotti dell’area di Pratogiano, noti ai più per la presenza di ottimi luoghi di ristoro tanto apprezzati dai locali quanto dai turisti, ospitano anche la sede dello storico Coro Nivalis, un gruppo di voci maschili unite per la prima volta nel 1964. Il fondatore e primo direttore del coro fu Flavio Bossi, il quale guidò il gruppo per ben venticinque anni e, a partire da quel momento, ha fatto parte della cultura musicale valchiavennasca. Le più profonde tradizioni del territorio, come le montagne innevate che, maestose, proteggono l’abitato, la comune passione per il canto popolare, religioso e profano, e i vivaci rapporti umani che da più di mezzo secolo uniscono saldamente i membri del coro costituiscono i valori fondamentali che hanno dato il via al lungo percorso.
Da ormai sessant’anni il Coro Nivalis si esibisce non solo a livello locale. Le chiese, i cui alti soffitti esaltano le voci dei coristi; la natura e le montagne, palcoscenici naturali che creano un’atmosfera intensa e coinvolgente; ma anche scuole, teatri e pubbliche manifestazioni sono gli spazi che, negli anni, hanno accolto le voci del gruppo chiavennasco. I coristi hanno offerto il proprio contributo artistico anche per manifestazioni di solidarietà. In effetti, nel corso dei decenni il coro ha avuto occasione di esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani, tra cui il teatro Regio di Parma e il più vicino teatro Carcano milanese.
La tradizione musicale chiavennasca ha anche oltrepassato i confini geografici dell’Europa: il Coro Nivalis fu invitato in Colorado, nel 1985, dove si tenne il “Festival Italiano di Denver”, e poi ancora a Philadelphia, per le “Celebrazioni Colombiane”. Il Comune di Chiavenna, in segno di riconoscenza e gratitudine, nel 2011 ha denominato lo storico Coro Nivalis come “Gruppo corale di importanza Comunale”, gratifica confermata poco dopo anche dal Ministero per i Beni Culturali, il quale ha conferito il riconoscimento di “Gruppo di Musica Popolare ed Amatoriale di interesse nazionale”. Nel 1998, a Flavio Bossi succede Leonardo Del Barba, che diresse il coro con competenza e passione e lo portò a raggiungere il traguardo del 50° anniversario di fondazione. Dal 2015, il compito è affidato al figlio Gabriele Del Barba, che prosegue con la ricerca di una vocalità curata e controllata. Con il tempo, il repertorio si è arricchito con brani d’autore anche stranieri, richiedendo una riflessione su nuove lingue e sonorità.