Lunedi, mercoledi e domenica: 9-12.30
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Luoghi d´acqua raccontati in dialetto
«Dove c’è acqua, c’è vita». È molto più di una frase fatta. L’acqua è presenza e necessità costante per tutti, che ne ricavano sostentamento ed energia e si innamorano della bellezza dei luoghi in cui la trovano. A fiumi, torrenti e canali della Valchiavenna accennano anche due preziosi libri sui dialetti di Chiavenna e Gordona, pubblicati negli ultimi mesi da Laurentius Clavennensis (Parôi, mòdi de dì e štòrî de ´na Ciavéna che gh’é pü, con revisione di Carolus, 2023, Chiavenna) e Ferruccio De Agostini (Vucabulari dal dialét e otar ròp de Gurduna, 2024, Gordona). A Chiavenna, l’area della Molinànca era così detta per la presenza di mulini alimentati da un grande canale scoperto «che, partendo da Poiatengo, forniva la forza motrice alle industrie per poi finire nella Mera poco prima del ponte che porta in Oltremera». Era punto di ritrovo per i lavandéer (le lavandaie) che, dice Laurentius, condividevano notizie e pettegolezzi in quella sorta di «Internet Point con accesso libero e gratuito», talvolta lottando per preservare la propria realtà: come la signora Clelia Viola, «rappresentante sindacale ante litteram della categoria», che con spirito battagliero «si adoperava al fine di ottenere che l’acqua fosse pulita». Alla Bögia (Boggia) di Gordona, i papà cercavano sassolini levigati e regolari da portare alle figlie per il gioco de i sass, letteralmente “i sassi”. Si giocava solo tra ragazze, «con cinque sassolini, il più tondie uguali possibili, e con questi sassolini si dovevano fare una serie di giochi di abilità in sequenza senza commettere errori». Il primo livello era detto a ügn (a uno): «si buttavano i sassolini per terra, se ne prendeva uno e si lanciava in aria […] nel frattempo si prendeva un altro sassolino riprendendo quello lanciato e così via, badando di non muovere gli altri». De Agostini descrive poi altri quindici livelli, come quello a bat al cĥiöor (a batticuore), dove occorreva battersi sul cuore il sassolino raccolto prima di riprendere quello lanciato in aria. |
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