Le tinte che in autunno colorano i faggi, trasformano il paesaggio che fa da cornice a questo luogo.
Se c’è un luogo suggestivo che vale la pena di visitare a settembre, questo è la chiesa della Madonna del Buon Consiglio a Bedolina.Il nucleo, disteso sulla sponda orografica destra della Val Bodengo, prende il nome dalle betulle (in dialetto bedógn) un tempo più numerose di oggi.Bedolina era la tipica zona a maggese, lasciata cioè a riposo e non coltivata, che faceva da tappa nella salita verso i pascoli dell’alpe. La storia di questa chiesetta risale al 1762, 250 anni fa, quando fu benedetta.Seppure poco distante da Bodengo, venne realizzata soprattutto per dare alla piccola collettività locale la possibilità di avere uno spazio comune in cui ritrovarsi, pregare, riunirsi. Non a caso il bel sagrato antistante l’ingresso fu progettato con cura, garantendo lo spazio necessario a ospitare un certo numero di persone. La chiesetta è di per sé molto semplice: un’unica navata, il piccolo campanile che sovrasta la facciata e un affresco risalente agli anni 40 del secolo scorso, sopra il portone di ingresso.Se avete la fortuna di trovare la porta aperta potrete ammirare le tele e gli ornamenti che furono donati dagli emigranti gordonesi che dalla fine del ‘500 si trasferivano a Napoli in cerca di fortuna, specialmente come venditori di vino all’ingrosso.Ci sono anche alcuni dipinti “ex-voto”, donati cioè da famiglie del posto per grazie ricevute.Il luogo è incantevole: le tinte, che in autunno cominciano a colorare i faggi che fanno corona al sagrato, variano dal rosso acceso al giallo.
La chiesetta di Bedolina è facilmente raggiungibile: una volta a Gordona, munitevi di pass nei bar del paese. Il pass è fondamentale per accedere in auto in Val Bodengo: superata la trattoria Donadivo, proseguite fino a quando non trovate l’indicazione sulla sinistra, che vi condurrà al posteggio poco distante dal nucleo.Attiguo alla chiesa si sviluppa il piccolo centro.
Se siete appassionati di storia locale e volete documentarvi più a fondo sulle origini di questo nucleo, vi suggeriamo di recuperare il piccolo libro fatto stampare quest’anno dalla Parrocchia di san Martino a Gordona per i 250 anni della benedizione della chiesetta. Nelle pagine di questo documento è contenuta la ricerca storica realizzata da Bruno De Agostini e pubblicata dal Centro di studi storici valchiavennaschi nel 1991 sul bollettino “Clavenna”. (cssvalchiavenna@virgilio.it)
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Relativamente agli aiuti di Stato e aiuti de Minimis, si rimanda a quanto contenuto nel
“Registro nazionale degli aiuti di Stato” di cui all’articolo 52 L. 234/2012 (www.rna.gov.it).