Chi giunge a Chiavenna dalla Bregaglia, percorrendo la pista ciclabile che scende da Prosto, trova ad accoglierlo la pregevole opera dell’architetto Luigi Caccia Dominioni
Foto di Andrea Shooter
C’è una nuova opera d’arte che impreziosisce il già ricco patrimonio culturale ed urbanistico di Chiavenna. Nei mesi scorsi, è stata realizzata lungo via Poiatengo, alle spalle di piazza Castello, una magnifica area verde che ingentilisce lo stretto viale a fianco del canale idrico che un tempo alimentava gli opifici della città.
Nel bel mezzo di questo spicchio verde, è stata collocata un’elegante fontana in cemento bianco, prodotta sul progetto elaborato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni.
L’opera è chiamata Fontana del Viandante ed è stata realizzata in cemento bianco additivato al biossido di titanio autopulente.
Recupero di prestigio
Chiavenna si riappropria di un luogo importante della città, un tempo cuore pulsante dell’operosità cittadina in quanto sede di molteplici opifici che da qui operavano occupando tutta la riva del Mera, fino a via Molinanca. La fontana si compone di tre moduli essenziali: la colonna a cima semisferica dalla quale fuoriesce l’acqua, la vasca curviforme a cui segue un terzo elemento piegato in verso contrario rispetto alla vasca e che permette la seduta. Il merito di questo recupero è da attribuire alla società immobiliare Emmezeta, autrice dell’intervento sul complesso “Morani” situato nelle vicinanze. Il progetto, finalizzato a migliorare il decoro di quest’area centrale della città, ha incluso anche l’antico canale idrico che prelevava l’acqua dal fiume Mera e garantiva l’alimentazione idrica delle aziende attive lungo la riva.
Visita notturna
Per chi volesse apprezzare appieno il fascino di questo luogo, suggeriamo una visita in orario serale, quando l’illuminazione collocata ad-hoc esalta le linee e le forme della fontana, degli eleganti archi del canale di derivazione e della cascata recuperata. La zona si presenta anche come un adeguato biglietto da visita per i tanti turisti che giungono a Chiavenna dalla pista ciclabile della Bregaglia. Completato il bellissimo tratto che collega Prosto a Chiavenna, costeggiando il fiume Mera, si giunge in città proprio da via Poiatengo, incontrando come primo elemento il giardino e la magnifica fontana del Viandante, Caccia Dominioni.
Luigi Caccia Dominioni
Nato a Milano nel 1913, Luigi Caccia Dominioni nel 1931 si laurea al Politecnico. Nel 1936 consegue l’abilitazione professionale a Venezia. Figlio dell’avvocato Ambrogio, già sindaco della città di Morbegno in Valtellina, e di Maria Paravicini, Luigi trascorre i primi anni della sua vita a Milano, nella casa di famiglia di piazza Sant’Ambrogio. Tra le sue opere più significative spiccano i condomini di via Nievo (1955), di via Massena (1958-63), di via XX Settembre (1958-64), di via Vigoni (1959), di piazza Carbonari (1960-61), l’edificio in corso Monforte (1963-64), gli uffici Loro Parisini (1951-57), le cinque sedi per uffici in corso Europa (1953-59, 1963-66) e la ristrutturazione interna della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana (1966). Il suo stile è caratterizzato da un grande rigore espressivo, contaminato da una spiccata sensibilità verso la modernità e la tecnologia. Designer di successo, crea numerosi elementi di arredo che raccolgono ampio consenso tra gli estimatori. A Morbegno progetta la Biblioteca Vanoni (1965-66) e la chiesa di San Giuseppe (1988-1993).