testo a cura di AURORA MUIÀ GUIDI
Noto con piacere che i ragazzi e le ragazze della mia generazione hanno molto a cuore il tema ambientale e, viaggiando, mi rendo conto che sono sempre più numerosi coloro che sono interessati a vacanze ispirate ai valori della sostenibilità e del turismo responsabile. Una schiera di turisti “green” in aumento anche in Italia, stimolata dall’attenzione verso questi temi da parte di molte località. Ed è quello che cerca di fare anche la Valchiavenna, a cominciare dalla città che dà il nome alla valle, insignita dal 2008 della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e già cittaSlow.
Chiavenna, infatti, promuove da tempo varie iniziative per “aiutare” il turista ad adottare quelle buone pratiche utili ad un soggiorno sostenibile. Abbiamo tutte le carte in mano per continuare questa corsa, una in particolare, non il jolly, ma l’asso nella manica è la “Carta del turista”, un decalogo prezioso al servizio degli ospiti e degli operatori. La “Carta del turista” è il risultato del gioco di squadra tra Comune di Chiavenna, Consorzio Turistico Valchiavenna, imprese e associazioni locali che, con l’aiuto del Touring Club Italiano, puntano a dare vita ad un cambiamento positivo e di lungo periodo con azioni quotidiane e concrete. Un impegno che ci coinvolge tutti in prima persona e che si esprime con la realizzazione di interventi migliorativi volti a ridurre al minimo l’impatto negativo sull´ambiente e sulle comunità locali. Ed è proprio questo il testimone verso cui tutti sono chiamati a tendere la mano, per poi passarlo a chi è già in corsa e che dovrà passarlo più lontano.
La immagino proprio una “staffetta” la raccolta di quelli che sono i miglioramenti fissati dagli enti nella “Carta del turista” da una parte, e dall’altra la loro messa in pratica da parte di operatori e turisti. Ad esempio: una delle modalità che anch’io cerco di seguire quando mi sposto per turismo è l´utilizzo dei mezzi pubblici, o in alternativa, la scelta di muoversi condividendo l’auto. Soluzioni entrambe vantaggiose, anche per la distribuzione dei costi. Arrivati a destinazione poi, il contapassi diventa un riferimento prezioso perché prevalgono di gran lunga gli itinerari a piedi o sulle due ruote, rispetto a quelli a motore. È sempre piacevole incontrare sul cammino persone ispirate dal mio stesso modus operandi, viaggiatori che preferiscono munirsi di mappa, penna e scoprire angoli nascosti mettendo l’uso della tecnologia al pari degli aiuti cartacei e della richiesta di informazioni alle persone locali, che sono fonte di ricchezza viva del territorio.
Tra le motivazioni principali che spingono i turisti più giovani a scegliere esperienze green c’è la consapevolezza dell’importanza di preservare il territorio. Per la mia generazione, i "Millennial", e quella post “generazione Z”, viaggiare in questa modalità è diventata una priorità. La sostenibilità di un viaggio non si vede dunque solamente nella scelta della destinazione, ma anche nella modalità con cui si affronta una vacanza in ogni suo dettaglio. Non è una tendenza, ma la manifestazione di un cambiamento di coscienza.
Tutti noi possiamo contribuire a questa crescita rispettando così il patrimonio ambientale. La Carta del Turista è una guida preziosa dalla quale prendere spunto per una condotta virtuosa, anche in vacanza.