Alla scoperta di un luogo poco conosciuto frequentato da chi ama il trekking d’alta quota.
Lo scorso anno il Cai Chiavenna ha inaugurato questo splendido bivacco, in una delle valli più belle e intatte della zona. La Val Aurosina si arrampica impervia sulla sponda sinistra della Bregaglia italiana, nel territorio comunale di Piuro. È uno tra gli angoli rimasti ancora incontaminati in Valchiavenna. La sua conformazione geografica difficile, unita ad una natura particolarmente ricca, hanno preservato dall’azione dell’uomo questo stupendo anfratto nel corso degli anni. Impossibile non rimanere catturati da tanta selvaggia bellezza. Ed è stato proprio pensando a quegli escursionisti che amano seguire i percorsi meno battuti, lontani dalle rotte più frequentate, che i volontari del Cai Chiavenna hanno voluto realizzare un bivacco che per la sua particolare conformazione, si inserisce in modo quasi simbiotico con l’ambiente circostante, impiegando materiali costruttivi presi sul posto: legna e pietra. Una scelta, quella assunta dal Cai e interpretata dal progettista Franco Gallegioni, finalizzata a preservare al massimo l’integrità della natura e del paesaggio.
IL BIVACCO
Lo scopo di un bivacco è semplice ed essenziale. E’ attrezzato per ospitare fino a otto posti letto, dispone di qualche coperta e di un piccolo scaldavivande collegato alla bombola del gas. E´ pensato per dare riparo notturno a chi percorre lunghi tratti a piedi o a chi viene sorpreso da una tormenta o resta bloccato sotto un violento temporale. Non ci sono scorte di cibo e l’acqua, nel caso gli ospiti ne fossero sprovvisti, va attinta da un ruscello vicino.
LE ALTE VIE
Quello di Garzonedo è situato a 1943 metri di quota. Al di là dei preziosi contributi forniti dai vari enti, il merito di essere riusciti a costruire un’opera così benfatta, va attribuito soprattutto ai tanti volontari che – come capita fortunatamente ancora spesso da queste parti – hanno dedicato tempo e lavoro per raggiungere questo pregevole risultato.
Il bivacco di Garzonedo si inserisce lungo la Via delle Pareti, che interseca le direttrici in quota, unendo le rotte che percorrono l’alta Bregaglia svizzera fino alla Val Codera.
Questa via è in fase di allestimento e sarà attrezzata con altri bivacchi simili a quello realizzato a Garzonedo. Una volta concluso l’intero progetto, in quattro giorni di cammino sarà possibile camminare dalle pendici del Pizzo Badile fino a quelle del Pizzo di Prata, seguendo vecchi tracciati in parte ancora recuperabili, lungo la sponda orografica sinistra della Bregaglia.
COME RAGGIUNGERLO
Ci sono vari percorsi che raggiungono Garzonedo. Il più diretto è quello che da Santa Croce di Piuro, sale tortuoso fino ai 1943 metri del bivacco.
Per chi si muove in auto è possibile lasciare il veicolo in uno dei posteggi della frazione, seguendo a piedi le indicazioni per il Crotto Quartino. Da qui si prosegue sul sentiero che risale la stretta gola nella quale scorre il torrente Aurosina. La quota di partenza è di circa 500m. La prima tappa è il nucleo di Tabiadascio a circa 1250m di altezza. Superato il limite del bosco, diventa fondamentale mantenere il contatto con i segnapasso bianchi e rossi. La salita si fa dura e gradualmente, seguendo i ripetuti tornanti, si giunge a Garzonedo, dove ha sede il bivacco visibile grazie al doppio colore rosso-bianco con cui è stata colorata la porta di ingresso.
POSSIBILI DESTINAZIONI
Dal bivacco si può puntare verso la Bocchetta di Scilano, a quasi 2200 metri di quota. In alternativa si può passare dal Lago del Grillo, rientrando a valle da Uschione, nel comune di Chiavenna. Per ogni informazione, è consigliabile prendere contatto con le guide alpine del posto.
Foto di Franco Moro