Foto di Stefano Gusmeroli
Savogno, Dasile e Corbia si affacciano sulla Val Bregaglia, proponendo panormai di infinita bellezza specialmente duranmte questa stagione.
Una dopo l’altra, in sequenza, Savogno, Dasile e Corbìa sono mete ideali in questa stagione: Savogno perché consente di mantenere la rotta; Dasile e Corbìa per godere di un panorama quasi infinito che spazia dalla Valchiavenna fino all’Alta Bregaglia. Il percorso si propone con tre vie d’accesso: a piedi da Sarlone a Borgonuovo, oppure da Bregalone a Villa di Chiavenna; infine c’è il più comodo “permesso giornaliero” per le auto, che segue la strada a fondo naturale che termina poco prima di Savogno.
AD OGNI “GAMBA” IL SUO ITINERARIO
La pendenza della prima opzione, quella di Sarlone, è adatta per escursionisti allenati: dall’area attrezzata di Borgonuovo di Piuro, vicino alle Cascate dell’Acquafraggia, si risale la sponda idrografica destra. Il sentiero a gradoni si inerpica tra terrazzamenti e castagni. Dopo circa un’ora, si giunge al borgo di Savogno, dove ad accogliere i viandanti c’è il bel pianoro antistante la chiesa consacrata nel 1465. Se non amate troppo la salita, l’alternativa è il percorso che parte da Posmotta a Villa di Chiavenna. Una volta parcheggiata l’auto, si procede in modo dolce lungo la costa su una strada sterrata. Qui, il transito con l’automobile è consentito solo ai consorziati e le multe per i trasgressori sono piuttosto salate. La passeggiata, salvo piccole variazioni di pendenza, è molto gradevole. Infine, per chi volesse guadagnare rapidamente quota, è possibile acquistare il “permesso giornaliero” per il transito in auto e raggiungere il posteggio situato a circa tre chilometri da Savogno. Per l’acquisto del pass bisogna rivolgersi al bar di Prosto a Piuro, vicino al Municipio.
TESORI DA SCORPIRE
Savogno . La vista si apre sull’enorme teatro della frana che nel 1618 seppellì il fiorente contando Piuro. Il versante è l’opposto, ma proprio per questo Savogno è terrazzo privilegiato di sguardi e panorami. Il villaggio si trova a quasi mille metri d’altezza su un balcone naturale che guarda la Val Bregaglia, a due passi da Chiavenna. Perdetevi tra i vicoli stretti e verticali che incorniciano le case del borgo; visitate la bella chiesa che dal 1867 al 1875 fu guidata dall’allora parroco Luigi Guanella. È proprio qui che il santo celebra
il primo battesimo. Dasile. Lasciato il villaggio e attraversato il ponte sul torrente, si volge il passo verso Dasile, situato circa 200 metri di quota sopra Savogno. Il nucleo è più piccolo ed è al margine di una bella conca di prati. Si affaccia sopra un’alta rupe che consente, sporgendosi sull’orlo, di vedere il piano di Chiavenna, Gordona, Mese, le cime che costeggiano la Val Bodengo, i contorni della Val Pilotera, Cigolino e Sommarovina. Non a caso sulla guida “Itinera”, Ivan Fassin menziona: “Il terrazzo di Dasile ha un punto panoramico che ha pochi riscontri a queste quote”. Corbìa. Per chi avesse ancora energia nelle gambe, poco più su, a circa 1500 metri di quota, si trova il maggengo di Corbìa. Il sentiero si fa irto e impegnativo e conduce l’alpe e alle poche baite ancora esistenti. Corbìa è adagiato su una sponda scoscesa da dove la vista spazia verso un campo assai più ampio e suggestivo. L’autunno regala scorci e colori indimenticabili, che sulla mezza costa mutano di settimana in settimana. Peccato dimenticare la macchina fotografica.