Foto di Enrico Minotti
La Bocchetta del Notaro è una destinazione perfetta per i mesi autunnali. Una via suggestiva, densa di storia. L’autunno in Valchiavenna offre infinite opportunità per chi ama l’escursionismo. Tra le tante destinazioni che ogni anno vi segnaliamo qui su queste pagine, ve n’è una che fonde insieme il fascino di una natura aspra e ancora intatta, e l’opportunità di scoprire gli antichi percorsi utilizzati dagli “spalloni”, i contrabbandieri che sin da epoche lontane trasportavano merci tra la Svizzera e l’Italia.
Verso la Bocchetta del Notaro
La destinazione che abbiamo selezionato è quella della Bocchetta del Notaro, sulla cresta del confine italo-svizzero tra il Piz d´Uria e il Sasso Bodengo. Si parte in auto da Gordona.
Da qui si imbocca la carrozzabile che sale verso la Val Bodengo (serve munirsi del pass, acquistabile all’inizio della salita, oppure online valbodengo.shop).
L´itinerario
Raggiunto il posteggio al termine della strada (1635 m) si lascia l’auto e si seguono le indicazioni che marcano l’itinerario verso l’Alpe Notaro, dove si trova l’omonimo bivacco a circa 1880 metri sul livello del mare. Da Bodengo servono all’incirca due ore di cammino. Raggiunto il bivacco si sale ancora per circa 200 metri di quota fino a raggiungere i 2.098 metri della Bocchetta del Notaro. Il passaggio fa da spartiacque tra l’italiana Val Bodengo e la vallata svizzera che sale dal paese di Cama, nel Cantone dei Grigioni. La bocchetta offre una vista suggestiva. Intorno si può ammirare la corona di cime che fa da contorno all’orizzonte e permette di comprendere le difficoltà che gli spalloni affrontavano percorrendo questi itinerari in vari momenti dell’anno, carichi di decine di chili di materiale.
Lago di Cama
Per chi avesse ancora energia nelle gambe, c’è la possibilità di allungare il percorso, raggiungendo il Lago di Cama, sul versante svizzero. In poco più di un’ora di cammino si giunge in questo luogo incantato, immerso nel verde della foresta. Da calcolare che per il rientro a Bodengo sarà necessario raggiungere la bocchetta e ridiscendere poi lungo la vallata italiana.