Foto di Enrico Minotti
La passeggiata ha come meta il rifugio aperto dal CAI di Barzanò nel 2001.
In memoria di Luigi Viganò, l’alpinista scomparso nel 1994 mentre era impegnato nella salita della Nord del Pizzo di Prata.
L’impegno dei soci CAI, con il sostegno del Consorzio Forestale di Prata Camportaccio, ha dato vita ad un edificio accogliente e ben organizzato, al quale in molti hanno legato affetto e ricordi personali. Per coloro che vogliono raggiungere questa destinazione, ci sono due itinerari molto belli, che si sviluppano sui due versanti della Val Schiesone, partendo sempre da Dona, a Prata Camportaccio.
A Dona (450 m) si può trovare facilmente un posto in cui lasciare l’auto. Da qui si sale a piedi verso Lottano (654 m), allungando il passo verso il borgo di Nirola (900 m) e Pradotti (1050 m). A questo punto il sentiero volge verso destra, puntando al cuore della vallata. Serve camminare ancora una buona ora per raggiungere i 1322 metri del Rifugio.
In alternativa sempre da Dona, si prende subito il versante orografico sinistro (schiena a monte) e si raggiunge il primo nucleo, Stoveno (700 m). Il sentiero si arrampica verso Pradella (999 m), da dove si sale poi verso il rifugio.
La bellezza di questa passeggiata è data dal magnifico scenario offerto dalla parete settentrionale del pizzo di Prata (2727 m) e dai tanti scorci che è in grado di offrire lungo il percorso. Affascinante e incantevole, la salita al Rifugio Il Biondo è una bellissima esperienza, da vivere in una giornata di sole estiva.