Il borgo di San Giorgio, porta d´accesso alla selvaggia Val Codera, diventa per chi lo visita un autentico "luogo del cuore". Questo grazie all’associazione “Amici della Val Codera”, fondata nel 1981 da abitanti e appassionati provenienti dalle aree lecchese e milanese, legati alla zona per motivi affettivi ed escursionistici. Dagli anni ´70, con lo spopolamento causato dalla discesa a valle degli ultimi residenti, si temeva che il villaggio venisse gradualmente inghiottito dal bosco. L´associazione è intervenuta per preservarne l’integrità, valorizzando le risorse autoctone.
L’associazione ha promosso inizialmente attività di assistenza sanitaria, introducendo progressivamente altre iniziative. Tra queste, la conservazione dell’ambiente originario intorno ai borghi principali della valle e la coltivazione di campi in comodato d’uso, mantenuti attivi con la semina di fagioli, patate e altre colture tipiche di un tempo. Pulizia, manutenzione e un forte spirito di collaborazione hanno poi dato vita ad un calendario annuale ricco di attività. Convegni, escursioni al plenilunio e molto altro hanno reso la zona anche una meta ricettiva, supportata da varie strutture come La Locanda e l’Osteria Alpina a Codera, il rifugio Bresciadega e il rifugio Brasca del CAI di Milano, in cima alla valle.
Da 40 anni, l’associazione lavora con un nucleo fisso di soci, a cui si sono aggiunti volontari occasionali e sostegni più strutturati, come il servizio civile internazionale che organizza campi di lavoro annuali. Un passo importante per condividere la storia del villaggio è stata la fondazione del Museo Etnografico, che raccoglie testimonianze di vita locale tramite preziose donazioni delle famiglie originarie del luogo. Il museo ha una sezione a Codera e una a San Giorgio, realizzata in un vecchio fienile ristrutturato. San Giorgio, situato a 748 metri di quota, è immerso nel verde, avvolto in una tranquillità onirica, alle spalle di uno sperone granitico. Un tempo ospitava una comunità di cavatori. Il borgo è accessibile solo a piedi da Novate Mezzola. La salita, ben segnalata e non particolarmente impegnativa, richiede circa un´ora e mezza di cammino con un dislivello di 450 metri.
La natura rigogliosa circonda il percorso, con il lago di Novate Mezzola che domina il fondovalle e ne arricchisce il panorama. Il passaparola rimane il mezzo principale di promozione di questo gioiello, ora supportato anche dal progetto multimediale “San Giorgio racconta”, realizzato nel 2023 dall’Associazione Amici della Val Codera. La mappa digitale, scaricabile dal sito www.visitvalcodera.it/tour/, guida gli ospiti alla scoperta della chiesa romanica, del belvedere, della fontana e del lavatoio scolpiti nel granito, dei massi avello altomedievali e del museo. L’iniziativa unisce passato e presente attraverso i QR Code posizionati ai due ingressi del paese e al Museo Etnografico che possono essere inquadrati con i propri smartphone, offrendo accesso a racconti e illustrazioni dinamiche. Lettura o ascolto, a voi la scelta. Il borgo prenderà vita attraverso la voce di San Giorgio, che guiderà la visita itinerante e digitale per le vie del villaggio, rivelando storie, luoghi e leggende tutte da scoprire.