Starleggia è una frazione di Campodolcino che, collocata sul versante destro della valle in posizione panoramica, si trova a 1565 m di quota su uno dei ripiani minori sotto la grande scarpata rocciosa che tronca a Est il Pian dei Cavalli e la piana di San Sisto. Da qui si gode un bel panorama sul Pizzo Stella, Groppera e più a Nord Emet e Suretta.
Si raggiunge grazie alla carrozzabile che sale dal parco dell´Acquamerla per Splughetta (1369 m) e Cà de Luc (1503 m) e da sentieri (tra i quali quello percorso dalla “Via Geoalpina”).
Fino a qualche decennio fa era abitata tutto l’anno, poi la costruzione della strada ha favorito lo spopolamento, trasformandola così in una località di soggiorno turistico estivo. Nel passato la gente viveva sfruttando le poche risorse della terra, poco generosa a questa altitudine, tranne che per l’orzo, la segale e le prelibate patate, che sono state insieme ai prodotti caseari, l’alimentazione base per generazioni di abitanti. Le patate originarie di Starleggia, sono famose oltre che per la loro bontà anche per le riconosciute proprietà antiossidanti, dovute alla presenza della cianotina (qualità blu e viola). Questa sostanza conferisce la particolare colorazione blu e viola ai preziosi tuberi della Valle Spluga.
Si tratta di una varietà antichissima, proveniente dalle Ande peruviane, famosa per la ricchezza di antiossidanti, sostanze che, neutralizzando i radicali liberi, sono in grado di rallentare i processi di invecchiamento. Non è facile trovare questa patata blu, un ortaggio poco coltivato perchè poco redditizio. Ma in compenso è una pianta molto forte, che resiste alle malattie e alla siccità e che quindi non richiede cure particolari.
Da un po´ di tempo la patata blu è valorizzata dall´alta cucina. Viene impiegata sia per il suo particolare colore sia per la consistenza più soda e carnosa rispetto a quella classica. In cucina è molto versatile: la si può presentare in tutte le versioni, lessa, fritta, al forno.
E´ chiamata patata blu per il colore della buccia e della polpa, che è tra il blu marino e il violaceo. Il suo sapore è deciso, forte, originale e inconfondibile. A Campodolcino la patata blu viene coltivata soprattutto per il suo valore di ortaggio biodiverso, segno di un´orticoltura che non si ferma solo alla qualità, alla varietà e alla compatibilità ambientale. Per questa ragione è stata costituita un´associazione attiva nella tutela e nella valorizzazione delle cinque qualità di patate coltivate nel passato a Starleggia.