Il fenomeno arrampicata (Freeclimbing) è oggi una valida realtà turistica che richiama appassionati sia sulle strutture naturali che su quelle artificiali in occasione di competizioni, fiere, sagre, sempre più organizzate in località turistiche non solo montane.
Questa valenza si manifesta e si rileva facilmente anche in Valchiavenna dove le falesie naturali sono molto apprezzate e frequentate.
Lo sviluppo dell’arrampicata in Valchiavenna è un fenomeno ormai consolidato e sempre più proficuo, che si adegua, con l’andare del tempo, all’evoluzione dei materiali ed alle nuove concezioni dell’arrampicata. Dagli itinerari di aderenza agli strapiombi, alle fessure, dai brevi monotipi a vie di alcune centinaia di metri; la varietà è ampia e l’offerta si può dire completa.
Le falesie descritte, fra le numerose in valle, sono il risultato di una scelta effettuata sulla base della bellezza dei luoghi, completezza di proposte, facilità di accesso, oltre che oggetto di recente richiodatura all’interno di un programma INTERREG Italia – Svizzera fortemente voluto dalla locale Comunità Montana, anche su indicazione delle Guide Alpine locali. Negli ultimi anni è cresciuta la pubblicazione di guide alpinistiche relative a zone circoscritte, con dettagliate descrizioni e puntuali aggiornamenti su numero e stato delle vie.
L´arenaria di Cranna Percorrere la strada del Maloja che da Chiavenna porta al confine con la Svizzera, fino alla frazione di Prosto di Piuro. Imboccare sulla sinistra la strada comunale che conduce alla località “Cortinaccio” dove è possibile parcheggiare in prossimità della parete, raggiungibile in pochi minuti. Si raccomanda il massimo rispetto delle proprietà private attraversate. La falesia è costituita da due settori di arrampicata di cui quello inferiore propone una decina di monotiri strapiombanti e quello superiore vie di alcune lunghezze. La discesa da questo settore si effettua con calate lungo le vie. La roccia è costituita da arenaria dura e la particolare esposizione permette di arrampicare anche durante l’inverno.
La falesia dell´Acquafraggia Raggiungere l’abitato di Borgonuovo di Piuro lungo la Strada Statale del Maloja. In vista delle cascate dell’Acqua Fraggia imboccare una delle stradine interne alla frazione che conducono alla base delle vie. La falesia prende il nome dalle bellissime e famose cascate recentemente elette a Monumento Naturale; gli itinerari di arrampicata si sviluppano sul margine di sinistra orografica e sono distribuiti in più settori separati tra loro che propongono vie di lunghezza variabile da monitori a 5 lunghezze su roccia scura e, nei settori superiori, particolarmente erosa. La discesa è possibile con calate lungo le vie o seguendo un comodo sentiero attrezzato. E’ possibile arrampicare tutto l’anno.
Le facili vie di Mese Da Chiavenna si percorre la strada Trivulzia per circa 2 chilometri; oltrepassato il ponte sul torrente Liro si raggiunge l’abitato di Mese. Per strade interne si raggiunge il parcheggio del Centro Sportivo, (servizio di bar-pizzeria) e da qui le pareti in 5 minuti di comodo sentiero. Le vie, ben chiodate e adattate a percorsi formativi per principianti, si sviluppano lungo la placconata che lambisce il paese nei pressi del Centro Sportivo e che è costituita da roccia granitoide arrotondata e spesso levigata. L’esposizione e la quota bassa permettono di arrampicare tutto l’anno.
Le placconate di Lirone Imboccata a Chiavenna la strada dello Spluga, la si percorre per circa 10 chilometri fino all’abitato di Lirone (parcheggio sulla destra). Si percorrono a ritroso circa 100 metri sulla Statale, fino all’imbocco di un sentiero che, superando le reti paramassi, porta in breve (10 minuti circa) alla base delle placconate. Nella falesia, costituita da un’ampia parete adagiata e di forma irregolare, che sorge nei pressi dell’omonima località, si sviluppano numerosi itinerari con arrampicata in aderenza, su roccia compatta e liscia, con calate lungo le vie di salita. E’ possibile arrampicare dalla primavera all’autunno.
Placche di Boggia Raggiungibile da Gordona imboccando la strada per Val Bodengo; è necessario il permesso annuale di circolazione, acquistabile presso il ristoro “Dunadiv”, a strada inoltrata, punto di ritrovo per gli appassionati dell’arrampicata, del trekking e del canyoning. Lasciato il ristoro e superata una cappelletta per circa 400 m si perviene ad un tratto di strada intagliata nella roccia; dal parapetto stradale ci si cala lungo la parete per 5 lunghezze di 50 m ciascuna, fino al greto del torrente Boggia. L’inizio delle vie corrisponde al fondo della gola; l’arrampicata è prevalentemente in aderenza. L’esposizione e la quota relativamente bassa, permettono l’arrampicata quasi tutto l’anno. (N.B. nei mesi invernali la strada è chiusa al traffico.)
Sasso bianco Lasciata la Strada Statale dello Spluga a Prata Camportaccio (circa 1 chilometro prima di Chiavenna), si percorrono strade interne che conducono prima alla Chiesa Parrocchiale/Oratorio (campo di calcio) e poi a piccole frazioni a monte.
In prossimità di un “bivio-tornante” si svolta a sinistra e si continua lungo la stradina per alcune centinaia di metri sino al grosso e biancastro affioramento roccioso che dà il nome alla falesia.
Buona possibilità di parcheggio (spazi privati!) e attacchi delle vie a poco più di 20 m dalla macchina.
E’ la falesia “storica” dove è nata e si è sviluppata l’arrampicata di bassa quota in Valchiavenna.
Gli itinerari sono prevalentemente di equilibrio e aderenza ma non mancano passaggi in fessura che richiedono buone doti atletiche.
E’ possibile arrampicare tutto l’anno, anche se a volte d’estate è troppo caldo.
Per la varietà delle vie, la bellezza della località e la facilità di accesso, risulta fra le falesie più frequentate.
Sasso del drago Continuando lungo la Strada del Maloja e superata la frazione di S.Croce di Piuro , si raggiunge il comodo parcheggio posto alla base della parte inferiore della falesia.
Un sentiero porta in pochi minuti alla parte superiore costeggiandola in tutta la sua lunghezza.
Bella e comoda falesia, spesso affollata, suddivisa in due settori.
Quello basso, detto DRIVE IN, si affaccia direttamente sul parcheggio a lato strada e propone vie abbastanza facili su roccia scura ben appigliata e molto adatta alla formazione dei principianti.
Il settore superiore, raggiungibile con pochi minuti di cammino, si sviluppa con lunghezze di 20-30 m con itinerari atletici su parete leggermente strapiombante e con difficoltà superiori al 6b. Si arrampica tutto l’anno con esclusione del periodo invernale.
Contatti utili
Per informazioni: Consorzio Turistico Valchiavenna
T: +39 0343 37485
consorzioturistico@valchiavenna.com
Testo a cura di GIANLUCA DE FLORIO
foto di MICHELE IOSI
Come si tramanda una tradizione? Forse attraverso l´esperienza diretta durante l´infanzia o partecipando alle sagre di paese. ...
Terre alte, terre oscure: negli ultimi anni, la montagna si è dimostrata capace non solo di sedurre e attirare turisti e viaggiatori, ma anche di trasformarsi nel set di moltissime storie “oscure”, dal giallo al thriller, ...
Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124
Relativamente agli aiuti di Stato e aiuti de Minimis, si rimanda a quanto contenuto nel
“Registro nazionale degli aiuti di Stato” di cui all’articolo 52 L. 234/2012 (www.rna.gov.it).