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Alla radice del Sistema idroelettrico della Valchiavenna
Viaggio nel complesso idraulico che consente di generare energia pulita, oggi più che mai preziosa per l´uomo e l´ambiente.
Con questo numero di ValchiavennaVacanze, prende il via il ciclo di articoli dedicato alla scoperta dei sistemi di produzione energetica idroelettrica del territorio. Con i suoi fiumi e laghi la storia della Valchiavenna è strettamente legata a quella dell’energia sostenibile. I primi studi per l’utilizzo delle risorse idriche del territorio risalgono alla fine dell’Ottocento.
Nel 1883 Lorenzo Vanossi progettò e costruì proprio a Chiavenna il primo generatore elettrico della provincia di Sondrio azionato idraulicamente. La ricchezza di precipitazioni e l’orografia della valle, con gli elevati dislivelli concentrati in brevi distanze, si prestano da sempre all’utilizzo dell’acqua come forza motrice. Il sistema idroelettrico sviluppato in Valchiavenna prese forma nei primi decenni del 1900 con la costruzione delle centrali di Mese e San Bernardo ed ebbe un ulteriore impulso nel dopoguerra con la realizzazione di numerosi invasi e impianti collegati tra loro. Tra i tanti, quello del Truzzo-San Bernardo, nel territorio di San Giacomo Filippo, costituisce un’opera ingegneristica di grande interesse che vale la pena di visitare durante un’escursione. La diga di Lago Truzzo sorge a 2085 metri di quota e alimenta le turbine con un salto di oltre 1000 metri, un primato per la provincia di Sondrio.
Lo sbarramento, spettacolare per la sua imponenza e per la vastità del suo bacino da 20 milioni di m3, oggi valorizza l’ambiente circostante tanto da diventare parte integrante del paesaggio. L´impianto è attivo dal 1928. Costruita in soli tre stagioni estive a partire dal 1925, la diga è raggiungibile seguendo una splendida mulattiera che risale il versante sinistro della valle del Drogo. Negli anni ’40 la diga fu sovralzata di quasi 10 metri ampliando il volume utile di invaso; negli anni ’70 fu rivestita con un rivestimento metallico, tutt’oggi visibile, a garanzia di una migliore tenuta idraulica. L’accumulo di acqua riveste oggi un’importanza strategica sia per la produzione di energia elettrica rinnovabile e programmabile, sia per il fabbisogno irriguo della pianura durante i periodi di siccità e carenza idrica. Al Lago Truzzo confluiscono anche le acque accumulate nei laghetti alpini Forato e Lago Nero oltre che le acque derivate della valle Sancia. La centrale di San Bernardo ospita tre gruppi turbina-alternatore per una potenza complessiva di circa 35mila kW. Energia pulita
Oggi le acque del torrente Liro in Valle Spluga e del fiume Mera in Val Bregaglia forniscono un rilevante contributo nella produzione di energia pulita, in grado di soddisfare oltre trecentomila famiglie e molte utenze industriali. L’energia idroelettrica riveste un ruolo importantissimo ed essenziale nel panorama energetico italiano, basti pensare che la fonte idrica copre circa il 40% della produzione da fonti rinnovabili. Mantenere viva la storia e i rapporti con la Comunità e gestire attentamente gli impianti, ammodernandoli secondo le ultime tecnologie del settore, costituiscono le fondamenta su cui costruire le attuali sfide della transazione energetica. |
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