La Gola della Roffla, con le sue cascate, sono visitabili grazie ad una spettacolare mulattiera ricavata a mano nella roccia che si snoda tra impervie pareti di pietra stratificate e legate con malta, alternando semi-gallerie a tunnel e gallerie intagliate nella nuda roccia.
Questo affascinante monumento naturale è situato lungo la via Spluga nel tratto che collega Andeer a Sufers.
Curiosità:
All’inizio del XX secolo, Christian Pitschen-Melchior, emigrante in America, tornò nella sua vecchia patria e rilevò il rifugio dei genitori vicino alla gola della Roffla. Ispirato da una gita alle cascate del Niagara, ebbe l’idea di trasformare la cascata nella Roffla in un’attrazione turistica e di guadagnarsi così da vivere.
Nel 1907 iniziò a scavare un sentiero nella gola. Lavorò al suo progetto per sette anni. Ci vollero molta resistenza e forza per realizzare nella dura roccia i fori dove piazzare l’esplosivo. Dopo 8000 deflagrazioni aveva raggiunto il suo obiettivo: attraverso uno stretto passaggio nella galleria di roccia si poteva raggiungere la cascata all’interno della gola. Allora, come oggi, passare sotto il Reno con le sue acque gorgoglianti è un’esperienza unica.
All’ingresso della gola della Roffla si trova il mitico rifugio con il ristorante e un piccolo museo che documenta la storia eccitante di come è nata la galleria di roccia.
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a cura di Paolo Rotticci
foto di Francesco Triaca
Nato a Chiavenna e cresciuto nel borgo di Mese, Paolo Rotticci ha sempre nutrito una ...
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