La Gola della Roffla, con le sue cascate, sono visitabili grazie ad una spettacolare mulattiera ricavata a mano nella roccia che si snoda tra impervie pareti di pietra stratificate e legate con malta, alternando semi-gallerie a tunnel e gallerie intagliate nella nuda roccia.
Questo affascinante monumento naturale è situato lungo la via Spluga nel tratto che collega Andeer a Sufers.
Curiosità:
All’inizio del XX secolo, Christian Pitschen-Melchior, emigrante in America, tornò nella sua vecchia patria e rilevò il rifugio dei genitori vicino alla gola della Roffla. Ispirato da una gita alle cascate del Niagara, ebbe l’idea di trasformare la cascata nella Roffla in un’attrazione turistica e di guadagnarsi così da vivere.
Nel 1907 iniziò a scavare un sentiero nella gola. Lavorò al suo progetto per sette anni. Ci vollero molta resistenza e forza per realizzare nella dura roccia i fori dove piazzare l’esplosivo. Dopo 8000 deflagrazioni aveva raggiunto il suo obiettivo: attraverso uno stretto passaggio nella galleria di roccia si poteva raggiungere la cascata all’interno della gola. Allora, come oggi, passare sotto il Reno con le sue acque gorgoglianti è un’esperienza unica.
All’ingresso della gola della Roffla si trova il mitico rifugio con il ristorante e un piccolo museo che documenta la storia eccitante di come è nata la galleria di roccia.
Libertà di volare sulla neve
Dalla Norvegia alle Alpi, crescono gliappassionati di questa disciplina, diffusa anche in Valtellina e Valchiavenna.
Surfare sulla neve, lasciandosi ...
Storia della macinazione
Il nostro viaggio nelle terre svizzere dei Grigioni di lingua italiana, ci porta in Val Bregaglia, nel villaggio di Promontogno. Appena pochi chilometri dopo il confine ...
Rituale invernale
testo a cura di Luca Perego “LuCake”
foto di Enrico Caprio
Ogni anno, non appena le prime nevicate imbiancano le cime delle montagne, per ...
Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124
Relativamente agli aiuti di Stato e aiuti de Minimis, si rimanda a quanto contenuto nel
“Registro nazionale degli aiuti di Stato” di cui all’articolo 52 L. 234/2012 (www.rna.gov.it).