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il “local” che fa tendenza
Il fenomeno “Gin Giüst” è esploso all’inizio dell’anno.
Dapprima un po’ in sordina a mo’ di regalo natalizio in edizione limitata riservato a pochi.
Poi come vero e proprio must per tutti gli addicted di questo prodotto. Un successo annunciato, forse, dato che cavalca quanto già anticipato dagli esperti di bartending, sicuri di un altro anno straordinario per l’intero settore, in cui il gin sarà in prima linea fra i distillati più apprezzati dai consumatori.
Gin Giüst piace perché originale, autentico, e perché riprende le fila di un passato mai dimenticato, in cui le famiglie della Valle Spluga – alcune poi diventati brand conosciuti in tutto il mondo – producevano artigianalmente grappa e distillati, utilizzando le botaniche autoctone. A rendere vincente la neonata bevanda chiavennasca è sì il suo legame con il territorio, ma anche quell’etichetta decisamente glamour che la posiziona alla perfezione tra i trend apprezzati dal pubblico più giovane, che sempre ama consumare cocktail e bevande poco alcolici. A detta dei mixologist che lo hanno già testato, Gin Giüst si presta a molteplici abbinamenti. La sua nota leggermente dolciastra dovuta all’utilizzo di miele della Valchiavenna, gli conferisce una punta di originalità che quasi sempre porta al “bis”.
Start-up giovane Gin Giüst nasce alla fine del 2020 da un’idea di Mauro Ferrari, Marco De Stefani e Omar Bertolini. Il progetto sempre accarezzato di dare vita ad una bevanda unica nel suo genere, che attingesse alla tradizione locale, ma fosse riconducibile alla fermentazione di cereali, ha portato alla nascita di questo prodotto, messo a macerare con una miscela di erbe, spezie, piante, bacche e radici - le botaniche - tutte rigorosamente selezionate tra quelle provenienti dalla Valchiavenna. Il nome poi - Giüst - è la felice intuizione data dalla doppia valenza, “giusto” come chi lo apprezza e come anticamente veniva chiamata la Valle Spluga, “Valle dei Giusti” appunto.
Il più venduto al mondo Il re dei “white spirits”, com’è chiamata la categoria di alcolici a cui appartiene il gin, rimane secondo la rivista Drinks International il distillato più venduto al mondo, seguito da rum, american whisky, vodka al quarto posto e poi tequila. Negli ultimi anni anche l’Italia segue questa tendenza internazionale, con la nascita di molti gin artigianali tra i quali compare anche Gin Giüst, che nei pochi mesi dal suo debutto ha già saputo conquistare un posto nei principali locali glamour di Milano, della vicina Engadina, in Emilia Romagna, Puglia e molto ancora. Dove acquistarlo Gin Giüst è disponibile in quasi tutti i bar ed enoteche di Chiavenna, oppure
consultando il sito www.gingiust.it.
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Contatti utili
Per informazioni:
www.gingiust.it |
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