La Valchiavenna è stata la musa ispiratrice di un reportage straordinario, che nell´ottobre scorso ha visto protagonisti il giornalista olandese Roman Helinski e il fotografo David Peskens. In sella alle loro biciclette, hanno esplorato ogni angolo di questa terra affascinante, dalla selvaggia Val Bregaglia fino alle cime maestose del Passo dello Spluga, passando per Chiavenna, che nei giorni del “Dì de la Brisaola” si è animata di sapori e tradizioni. Ogni pedalata ha svelato luoghi incantevoli, ogni incontro ha arricchito l’anima con racconti intrisi di cultura e passione per questi territori alpini. Nelle pagine che seguono, ospitiamo alcuni degli scatti più belli realizzati da David Peskens, che hanno catturato l´essenza della loro esperienza, accompagnati dalle riflessioni di Roman Helinski, attraverso le emozioni e le scoperte di questo viaggio indimenticabile.

 

In questi giorni la Lombardia sta vivendo un autunno al pari di quello che negli Stati Uniti chiamano “Indian Summer”, con temperature ben al di sopra della media. Le foglie si stanno colorando di tinte intense. Siamo qui per testare alcuni percorsi in mountain bike. Per farlo, ci affidiamo ad Adam Quadroni, esperta guida locale, che ci conduce in montagna, a Crana. Crana è un tipico villaggio alpino di mezza costa, come se ne trovano a decine nella vallata. La gita con Adam ci permette di approfondire la storia della vallata, con la frana di Piuro del 1618 e le origini antiche della città di Chiavenna. Una città chiave, insomma, che collega le due valli. Adam è un ciclista professionista ed è agile sulla sua e-bike.

 

Pedalando lungo la Val Bregaglia arriviamo in Svizzera dove ceniamo appena oltre il confine. I panorami sono formidabili: tengo lo sguardo fisso sulle catene montuose in lontananza, con le nuvole che si addensano sopra di noi. I prati sono curati e le torri di un castello spiccano quasi

all’improvviso.

 

Facciamo tappa a Campodolcino, uno di quei paesi di montagna dove non serve chiudere la bici con il lucchetto. Giulia vive qui, insieme a tutta la sua famiglia. “Prova ad immaginare Roman: in inverno le montagne intorno a noi sono completamente innevate", ci spiega. Giulia ci ha organizzato un incontro con il sindaco, Enrica Guanella, che gestisce anche il museo locale dedicato alla storia della valle e della Via Spluga. Conosciamo così la ricca storia del Passo, un tempo importante via commerciale. Scopriamo che anche Goethe ed Erasmo passarono di qui, lasciando ampie testimonianze.

 

La fame si fa sentire e ne approfittiamo per ordinare del formaggio locale e della brisaola. La cucina della zona è unica, ricca di polenta e formaggio, con molta selvaggina e vini robusti. Cibo gustoso e contadino. Giulia mi parla dei crotti: scopro affascinato l’origine di queste cantine di montagna, dove le correnti di vento fresco soffiano attraverso le fessure delle montagne, con una temperatura costante di circa otto gradi.

 

Rientrati a Chiavenna, osservo sulle sponde delle montagne circostanti gli alberi carichi di cachi: sono quasi maturi. Per due sere di seguito mi arrampico lungo i sentieri che partono dalla città, per ammirare la vista sui tetti. Un giorno lo faccio alle Marmitte dei Giganti da una panchina solitaria. Un altro giorno salgo ancora più in alto, verso Pianazzola, e mi trovo nel vigneto della famiglia di Maurizio Herman. Guardo la vallata circostante. Maurizio e Monica stanno spingendo un carretto pieno di uva bianca. È il tempo della vendemmia. Quest’anno, l´uva viene raccolta diverse settimane prima del previsto; è diventata troppo dolce, troppo zuccherina a causa del sole splendente. Nel suo agriturismo, Maurizio affitta anche stanze spaziose da cui si gode una vista straordinaria, mentre sua moglie prepara speciali degustazioni arricchite dai loro vini pregiati.
 

In lontananza vedo Palazzo Vertemate Franchi, che avevo visitato nei giorni precedenti. Una bella villa di campagna con soffitti di legno circondata da un enorme giardino dove gli alberi sono pieni di frutta. Alessandra è la guida che mi aveva accompagnato a visitare la villa; le avevo chiesto come si vive qui, non riesce a immaginare di stare altrove. Ama la sua valle e il suo paese.