Lunedi, mercoledi e domenica: 9-12.30
Venerdì: 15.00-18.00
Sabato: 9-12.30, 15.00-18.00
Martedì e giovedì: chiuso
Attorno a Campodolcino si trovano alcuni angoli tutti da scoprire: piccole oasi di pace tra cielo e terra. Da Fraciscio, paese natale di San Guanella (sacerdote che accrebbe la sua opera religiosa nei campi della carità in Italia e all´estero)., si può raggiungere l´Angeloga, oppure proseguire fino al Pizzo Stella (3163 m). A quest´altura la prospettiva cambia decisamente: lo sguardo si spinge oltre la valle solcata dal Liro e, tra spazi infiniti, s´imbatte di fronte sulle cime più alte, dal Pizzo Quadro (3015 m) fino al Tambò ( 3279 m), o si posa sulle superfici cristalline dei numerosi piccoli laghi naturali. Ai piedi di queste montagne rimangono come loro fedeli custodi le frazioni di Starleggia, punto di partenza per il Pian dei Cavalli, altopiano che ospita resti di siti preistorici, e l´incantevole vallata di San Sisto, costellata di baite ed alpeggi, mete ideali per riposo e quiete assoluta. Meta ideale per gli appassionati di escursioni in alta montagna, Campodolcino è anche il punto di partenza per brevi passeggiate panoramiche. Molto suggestivi sono la Valle di Starleggia, il Servizio oppure Mottala, Gualdera e Bondeno, che offrono un´ampia panoramica sulla valle sottostante e sulle cime sovrastanti. Inoltre Campodolcino è una tappa importante della Via Spluga, l´originaria via romana che collega Thusis a Chiavenna. Questo suggestivo percorso viene proposto ai turisti che vogliono camminare fra storia, cultura ed ambienti diversi. La conformazione del territorio, i vasti prati e le verdi distese rendono Campodolcino una meta ideale per gli appassionati di mountain bike che possono trovare molti percorsi con diversi gradi di difficoltà, tutto dipende dal tracciato scelto. Ci sono tragitti impegnativi come l´Alpe dei Piani in Val Febbraro: 34 km da percorrere in mountain bike con un dislivello di 1200 metri. Il percorso medio-facile è quello che arriva a Bondeno, con un tratto per bici da strada: di fianco alla chiesa parrocchiale di Campodolcino, si sale verso il verde alpeggio di Gualdera. Passati vari tornanti e alcuni strappi su sterrata in un bel bosco di larici si raggiunge la meta. E poi si scende sfidando gli strapiombi sopra la bassa valle, dimenticando lo sforzo appena compiuto . Fiancheggiando sulla destra l´ameno terrazzamento glaciale, ci si inoltra nel bosco e, una volta passati due piccoli ponti sul torrente Rabbiosa, si attraversa Fraciscio per ricollegarsi al tratto finale...pronti per una nuova avventura. |
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